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I paracadutisti della Folgore per gli ottantuno anni di El Alamein

el alamein
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Il 27 ottobre scorso, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa Senatrice Isabella Rauti, del Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa Generale di Corpo d’ Armata Carmine Masiello e delle autorità civili, presso il Centro Addestramento di Paracadutismo di Pisa, si è tenuta la cerimonia di commemorazione dell’ottantunesimo anniversario della Battaglia di El Alamein. ​

Come riporta il sito dell’Esercito Italiano, il Comandante della “Folgore”, Generale di Brigata Massimiliano Mongillo, ha ricordato come ciò che ha unito, e sempre unirà, i paracadutisti di ogni epoca, è la condivisione di tutti quei valori quali onore, lealtà, spirito di corpo, sacrificio, ardimento e profondo amore per la libertà e per l’Italia. A margine delle celebrazioni, è stato effettuato il tradizionale aviolancio delle Bandiere di Guerra di tutti i Reparti della Folgore, dei Carabinieri Paracadutisti Tuscania e del medagliere dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. ​​

Nel luglio 1942 i paracadutisti vennero inviati in Africa Settentrionale, al comando del generale Enrico Frattini. La divisione Folgore, durante la seconda battaglia di El Alamein, riuscì a resistere all’attacco della 7ª Divisione corazzata britannica, al grande attacco del 25 ottobre della 7ª Divisione corazzata e della 44ª e 50ª Divisione di fanteria e all’ultimo tentativo della 132ª Brigata Fanteria, proprio il giorno 27 ottobre. La Folgore iniziò la ritirata il 3 novembre, ma i paracadutisti italiani ottennero dai britannici l’onore delle armi. Dopo la resa, il generale Hughes volle addirittura ricevere i generali Frattini e Riccardo Bignami e il colonnello Boffa, per complimentarsi del comportamento delle loro truppe.

Le immagini dei lanci tenutisi il giorno 23 ottobre sui cieli di El Alamein organizzati dal progetto “El Alamein” del professor Aldino Bondesan e da Walter Amatobene (cinquantacinque con paracadute militare e otto in caduta libera) sono per gentile concessione di Walter Amatobene di www.congedatifolgore.com.

Un commento lo lascia il nostro amico Basilio Marco Schenetti dell’associazione Veramente Abili: « Emozionante lanciarsi in caduta libera sulle postazioni che hanno visto combattere i giovani ragazzi della Folgore. Molto toccante anche il consueto grido “Folgore” echeggiato tra le mura del sacrario, come se i caduti avessero gridato con noi».

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Marco Capriglio

Orgoglioso cittadino di Scandiano (RE), terra di Lazzaro Spallanzani e dell'Orlando Innamorato, dove sono nato nel 1996 e tutt'ora risiedo, sono docente specializzato di sostegno in anno di prova nella scuola secondaria di secondo grado. Già vicepresidente della testata online theWise Magazine, mi divido tra il mondo della disabilità e quello della storia militare, soprattutto in ambito locale. Ho una seconda identità di batterista punk rock. Altrettanto orgoglioso addetto stampa dell'Associazione Nazionale Carabinieri Scandiano e socio del Centro Studi Lazzaro Spallanzani.

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