Di tutto e di più: Gianni Barbacetto racconta Berlusconi

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L’ennesimo libro su Silvio Berlusconi, Una storia italiana (Chiarelettere, 2023) di Gianni Barbacetto ripercorrere la vita politica, imprenditoriale e giudiziaria del Cavaliere. Per il quaranta per cento, il libro narra la storia del tycoon, mentre il resto tratta la sfilza di processi giudiziari. Berlusconi è stato un personaggio fondamentale per capire la storia italiana degli ultimi quarant’anni. Il Cavaliere è tornato periodicamente sulla storia pubblica del Paese dopo cicliche fasi di oblio. L’autore non aggiunge molto al mosaico di una figura che è stata analizzata sotto tutti i punti di vista nei decenni, ma è apprezzabile se non altro – visto pure il background di Barbacetto – un approccio fattuale e non polemico, non strettamente di parte o velenoso. Il motivo del perché egli abbia scritto un nuovo libro è il fatto che gli italiani si dimenticherebbero periodicamente chi è stato Berlusconi.

In realtà è chiaro a tutti da anni chi fosse. Ogni italiano ha un “suo” Berlusconi, necessariamente incompatibile con quello degli altri. Barbacetto definisce Berlusconi un uomo geniale che ha creato un impero finanziario, accumulato un’immensa ricchezza e inventato la tv commerciale in Italia. Ha costruito un partito che ha spesso vinto le elezioni ed è durato vent’anni. Una vita sotto i riflettori: persino le vicende intime sono giunte alla ribalta mediatica. Eppure, Berlusconi è sempre stato un protagonista. Un seduttore, anzitutto. Barbacetto si interroga sulla sua vita imprenditoriale. Domande legittime a cui non si sono risposte definitive: da dove vengono i primi milioni? Che rapporti ha instaurato con Cosa Nostra? Come mai è sceso in campo? Come ha fatto a cadere il governo Prodi? In che maniera è uscito praticamente sempre indenne dai processi? Quante leggi ad personam (né di destra né di sinistra) ha fatto da premier?

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Berlusconi è stato una figura complessa. Un arci-italiano con meriti e vizi. La proiezione del desiderio di milioni di persone. Secondo Gianni Barbacetto, il Cavaliere è stato al crocevia di tre sistemi illegali che innervano da decenni la repubblica: la corruzione politico-imprenditoriale, il sistema eversivo, il sistema mafioso. Come un grande giocatore di poker, in più fasi della sua vita (o delle sue vite) Berlusconi ha rischiato tutto e ha quasi sempre vinto. Ha fatto, ed è stato, di tutto e di più. Il libro di Barbacetto è tutto sommato onesto” se, da una parte, di fan di Berlusconi riconoscessero gli oggettivi lati oscuri del Cavaliere e, dall’altra, i detrattori ne riconoscessero le intuizioni, si sarebbe più vicini a una memoria più condivisa del personaggio. Non accadrà, quanto meno nei prossimi decenni.

Barbacetto scrive della sua capacità di ottenere permessi pubblici nel campo dell’edilizia, della visione di una nuova Milano. Ma anche dei soldi per finanziare i progetti. Sulla scena pubblica Berlusconi è stato un imprenditore di successo: l’antiberlusconismo atteneva a episodi o questioni che andavano spesso e volentieri al di là dell’uomo assumendo connotazioni ideologiche. Amicizie pericolose e indagini giudiziarie sono state invisibili per anni al grande pubblico. Poi alcuni hanno fatto finta di non vederle e hanno urlato alla persecuzione. La prima indagine penale è del 1983, ben prima della famosa discesa in campo. Questo non oscura, tuttavia, i meriti di Berlusconi: li ricorda Barbacetto. Tutti hanno cercato di fare tv privata in Italia: ci è riuscito solo lui – con qualche aiutino. Con il Milan ha vinto tutto quello che una squadra di calcio poteva vincere. Poi la politica: spesso orientata al pragmatismo e al rapporto personale.

Tra i meriti del Berlusconi politico ci sono l’aver creato dal nulla il centrodestra e l’aver tenuto il Paese nell’orbita occidentale, pro-Stati Uniti, pro-Europa, pro-Nato. Di questo Barbacetto non parla però, giacché il volume è pensato per un lettorato concentrato sulla politica interna. Il Cavaliere è stato anche editore: anche in questo campo, fu sui generis. Il collasso della Prima Repubblica è coinciso con l’ascesa di Berlusconi. La sua vita è diventata la vita di milioni di italiani: tra adoratori e detrattori, l’Italia ha intrapreso un nuovo orientamento a partire dal 1994. Il volume di Gianni Barbacetto non fa un grande uso delle intercettazioni o dei macchinosi copia-incolla dalle sentenze dei tribunali. L’elenco dei processi è noto e immancabile. Ma nel complesso, il libro è un contributo completo che s’inserisce nell’enorme galassia della pubblicistica su un protagonista di due generazioni.

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Amedeo Gasparini

Amedeo Gasparini, classe 1997, MA in Relazioni Internazionali, BSc in Comunicazione, giornalista freelance, gestisce “Blackstar”, www.amedeogasparini.com