Cambio nei consumi e nuove abitudini: gli italiani all’indomani del Covid-19

consumi covid-19
0 Condivisioni

Sono tempi duri per l’Italia ed il mondo intero, con una situazione che sarebbe dovuta rimanere ferma al periodo del Covid-19 e che invece si è protratta con nuovi disastri geopolitici, su tutti la guerra d’Ucraina.

In questo ultimo triennio molti hanno rimodulato le proprie abitudini. Dura per un popolo abitudinario come quello italiano. Ma con le abitudini è cambiato tutto, anche i consumi.

I consumi degli italiani

L’Istituto di ricerca sociale e marketing Eumetra ha rilasciato un bollettino sui consumi degli italiani, in cui è emerso come nei carrelli della spesa del Belpaese ci sia più spazio per la salute. E quindi più frutta, verdura, carne. Addio a dosi infinite di liquori, vini e pesce fresco – il cui prezzo è ormai alle stelle. Cresce la gastronomia fresca, soprattutto per i più giovani. Per il resto l’inflazione, i costi dell’energia e scenari economici internazionali incerti la fanno poi da padrona. Uno scenario inimmaginabile qualche anno fa. Oggi le famiglie italiane scelgono al supermercato solo prodotti in promozione e meno costosi. Le catene di distribuzione sono ritenute tra l’altro più convenienti, soprattutto per le famiglie con figli a carico. Aumenta anche l’informazione su spese, costi, offerte, tramite volantini cartacei o digitali.
Risparmio è diventata la parola d’ordine, ormai.

Le nuove abitudini

Se sui consumi si scaglia forte l’inflazione, ma sulle abitudini va veloce invece l’online. La nuova dimensione delle abitudini degli italiani è sicuramente quella online. Ormai via web si fa tutto: si compra, e ciò spiega i numeri crescenti dell’e-commerce, il cui valore è ormai pari a 48 miliardi di euro. Ma via web ci si informa, si studia, si fa anche la spesa su portali ad hoc specifici. Ed ovviamente ci si intrattiene: tanto streaming, tanto on-demand tra serie tv, film e produzioni originali. Ma spazio anche al gioco che, all’indomani della pandemia, è diventato un fenomeno nazionalpopolare, con sempre più appassionati e numeri in aumento anno dopo anno.

Il settore gioco in Italia è tornato ai livelli pre-pandemia : +22% rispetto al 2021, con un totale di 135 milioni di euro. Gli utili del settore sono cresciuti ed hanno superato i 20 milioni di euro. Il gettito fiscale è al +33% rispetto all’anno 2021, pure fortemente condizionato dalla pandemia.

Sono numeri in linea con il 2019 ma con qualche differenza: il gioco è molto più fenomeno di massa di quanto non fosse pre-Covid.
Nessun ritorno alla normalità in questo caso. Bensì l’affermazione di una nuova realtà che è anche, e soprattutto, un nuovo modo di vivere.

0 Condivisioni