Festival del Romanzo storico: incontro con Daniela Piazza e Carlo A. Martigli
Dal 21 al 23 ottobre 2022 si è tenuta la prima edizione del Festival del Romanzo storico della città di Massa. Il Festival del Romanzo storico è nato dalla collaborazione tra due scrittrici di romanzi storici, Simona Bertocchi e Patrizia Fiaschi, e il console del Touring Club per la Provincia di Massa Carrara, Walter Sandri. L’obiettivo era di far conoscere la Storia attraverso le storie, sensibilizzare alla lettura e valorizzare il territorio, come ci dicono gli organizzatori. Abbiamo assistito domenica pomeriggio alla presentazione di due romanzi storici della scrittrice Daniela Piazza e domenica sera a quella dello scrittore Carlo A. Martigli; al termine delle presentazioni, ognuno di loro ci ha dedicato qualche minuto per rispondere alle nostre domande.
Daniela Piazza e Il tempo del giudizio
Daniela Piazza ha presentato i suoi ultimi due romanzi storici usciti quest’anno, Il tempo del giudizio, edito da Rizzoli, e Il bastardo, edito da AltreVoci Edizioni. La presentazione inizia sulle note del clavicembalo suonato da Erminia Migliorini, di Ensemble Massa Cybea. Ha suonato un brano composto nella stessa epoca in cui è ambientato il primo romanzo, Il tempo del giudizio, il Quattrocento. Per la precisione, il romanzo è ambientato nel 1473.
Come ci riferisce la scrittrice, la vera protagonista del libro è la Cappella Sistina e le vicende che hanno portato alla sua edificazione da parte di papa Sisto IV. Sisto IV aveva un grosso obiettivo per il suo pontificato: riportare Roma e la cristianità agli antichi splendori. Per farlo, intendeva erigere una chiesa che fosse la riproduzione del Tempio di Salomone e a esso non inferiore per magnificenza e importanza. Affinché questo fosse possibile, il papa desiderava che vi fosse custodito un particolare simbolo di potere: una melagrana di avorio, ornamento dello scettro di re Salomone.
La melagrana misteriosa
Daniela Piazza ci racconta alcuni retroscena del romanzo, tra cui quello che riguarda la melagrana. Infatti, la melagrana esiste davvero ed è esposta dal 1988 al Museo Nazionale di Israele, ma la sua storia fino a quel momento è avvolta dal mistero. La melagrana è stata dichiarata un falso, ma, come ci racconta la scrittrice, è un falso al contrario. Essa sarebbe più antica dell’epoca di Salomone, il IX secolo avanti Era Comune (equivalente di anti Cristo), e risalirebbe addirittura al XII secolo a.E.C. Da questo fatto la scrittrice, studiosa minuziosa della storia, immagina nel libro – ed è plausibile storicamente – che la melagrana avesse adornato il bastone di Mosè durante la fuga dall’Egitto.
Del recupero della melagrana viene incaricato Frà Moses, giovane uomo di fiducia del Papa e forse unico personaggio di fantasia del libro. Come lettori, seguiamo le sue avventure che attraversano l’Italia e arrivano a Cipro per poi tornare a Otranto, assediata dai Turchi. «Moses ha la capacità di trovarsi sempre nel luogo sbagliato, al momento sbagliato», commenta la scrittrice. Piazza racconta tanti aneddoti, che vanno oltre e al di là del romanzo stesso, riuscendo ad appassionare l’audience e a catturarne l’attenzione per ore. Ci riporta persino una sua scoperta storica, nata dallo studio degli affreschi della Cappella Sistina. La scoperta è che nello sfondo de La vocazione dei primi Apostoli del Ghirlandaio sarebbe raffigurata la città di Otranto, finora non identificata.
Daniela Piazza e Il bastardo
Il bastardo è un romanzo storico ambientato nel 1245 e narra le vicende di Francesco Fieschi, mandato a combattere nelle Crociate. Piazza ci racconta che questo è stato, in effetti, il primo romanzo che abbia mai scritto ed era rimasto finora inedito. L’idea del romanzo proviene, alla lontana, da un lavoro compiuto in classe insieme ai suoi alunni circa quindici anni fa. La sua ambientazione è molto vicina ai luoghi di origine di Piazza, nella provincia di Savona.
Con commozione, Piazza ci racconta che ha impiegato anni a finirlo, presa dall’insegnamento, dalla musica, dai viaggi, dalla vita. Fare la scrittrice era un piccolo sogno tenuto ben protetto in un angolino. È stato, però, proprio un capitolo di questo romanzo a destare l’interesse della casa editrice Rizzoli, con cui ha poi pubblicato quattro libri. Non ha pubblicato con loro questo romanzo, però, ma con una casa editrice ligure, AltreVoci Edizioni, più vicina, non solo geograficamente, alla linea editoriale del progetto. Piazza ci riferisce che l’anno prossimo uscirà il secondo libro di questa saga, già scritto, e che forse ne uscirà anche un terzo, in futuro.
In questi giorni è uscito il suo nuovo libro La morte non ha rispetto con Laurana Editore. Non si tratta di un romanzo storico, ma di un giallo ambientato ai giorni nostri. Con questo libro l’anno scorso ha vinto il Premio NebbiaGialla Suzzara Noir Festival per romanzi inediti.
Carlo A. Martigli e 999. L’origine
La sera andiamo all’incontro con Carlo A. Martigli, scrittore che ha venduto due milioni di copie in tutto il mondo ed è tradotto in venti lingue. Ci aspettavamo la presentazione del libro 999. L’origine, edito da Mondadori, con letture e domande intervallate dalla chitarra di Massimo Montaldi, ma la realtà è stata molto diversa. Martigli è un intrattenitore a tutto tondo, non limitato alla scrittura. È un narratore di storie, un attore, e non solo perché porta in giro per l’Italia uno spettacolo teatrale, il suo one-man show.
Racconta a un pubblico incantato di quando ha lasciato il lavoro nel mondo della finanza per dedicarsi alla scrittura; racconta le remore morali che aveva quando si occupava di finanza, la vita sempre in viaggio e il disorientamento; racconta di quando, in attesa di notizie dagli editori per il primo romanzo, ha imparato a fare le mozzarelle. Racconta del suo amore imperituro per la scrittura. Per farlo, la scrittura è incarnata in una donna di cui è innamorato e per la quale lascia tutto per seguirla ovunque vorrà condurlo; racconta anche delle sue paure di non essere ricambiato dalla donna. E il viso si illumina, non solo per il divertimento che prova nel raccontare aneddoti, quando dice che convivono felicemente da oltre un decennio.
Il vangelo di Maddalena
Il romanzo viene toccato di quando in quando, ne vengono estrapolate delle letture, ma esso fa da punto di partenza per altri aneddoti, altre storie. Per esempio, racconta quella sull’origine del detto «Non c’è trippa per gatti» o quelle sui vangeli apocrifi. E dai vangeli apocrifi passa a parlare di etimologia e di parole che nel tempo assumono significati diversi – come “apocrifo”. Invita Montaldi ad accompagnarlo con la chitarra, mentre in piedi chiede al pubblico di indovinare di quale personaggio storico stia parlando. Il personaggio sembrerebbe ripercorrere la storia di Gesù Cristo, e in effetti è così, ma c’è di più. È infatti anche la storia di Mitra, condannato alla damnatio memoriae dalla Chiesa, del quale, però, ha mantenuto il simbolo sul copricapo dei vescovi.
E racconta poi di Maria Maddalena, del libro che Gesù le avrebbe dettato. Si tratta del cosiddetto vangelo apocrifo di Maddalena, di cui ci sono giunti solo frammenti. Racconta dell’arrivo in Europa di Maddalena e di suo figlio. Anzi, lui immagina nel libro che Maria Maddalena abbia avuto una figlia e su di lei si concentrano misteri e risposte. 999. L’origine fa parte dello stesso universo di 999. L’ultimo custode. Il secondo romanzo è sia prequel che sequel dell’altro, ma allo stesso tempo sono libri a sé stanti, godibili come tali.
Progetti futuri
Martigli non scrive solo romanzi storici e non vuole essere etichettato come autore di tali; in passato ha scritto libri per bambini e ragazzi, con il nome di Johnny Rosso, per la collana Piccoli Brividi. Rivela poi pubblicamente per la prima volta che l’anno prossimo uscirà il suo ultimo romanzo storico. Sta, infatti, scrivendo un romanzo ambientato nel presente, dove la protagonista è una donna di una cinquantina di anni che ha deciso di porre fine alla sua vita. Vuole farlo durante un gioco erotico con un ex attore di film pornografici, che la intriga sin da quando era ragazza. Martigli dice che sta lavorando alla riduzione del libro a sceneggiatura cinematografica e che ha già avuto risposta positiva da due attori: Silvana Fallisi nei panni della protagonista e Franco Trentalance, ex attore porno che interpreta lo stesso ruolo del libro.
Gli chiediamo, alla fine della presentazione, che cosa avrebbe fatto se la Scrittura non lo avesse ricambiato, se non fosse stato in grado di sostenersi scrivendo. Ci risponde: «Le mozzarelle». Aggiunge che non sarebbe potuto tornare a lavorare nella finanza, visto come ne è uscito, con una causa e tanti malumori. E non lo avrebbe nemmeno voluto. Si sarebbe dedicato alle mozzarelle e a chissà quali e quanti altri progetti; ad esempio, ci dice che insieme all’Università di Siena sta brevettando un congegno per la protezione dei cellulari.