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Fantasmi & Spiriti del Giappone – Don’t cross the red bridge

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Un viaggio nell’immaginario di Benjamin Lacombe. Dal 9 settembre al 15 gennaio 2022, presso il Tenoha di Milano, si svolge un’esposizione densa di cultura e folklore. La mostra si ispira ai libri Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone, tratti dalle leggende tradizionali giapponesi trascritte da Lafcadio Hearn e illustrate magistralmente da Benjamin Lacombe, e pubblicati in Italia da Ippocampo edizioni.
Siamo andati, per voi, a visitarla immergendoci in un mondo sospeso in cui la tradizione si confonde con il sovrannaturale.

Benjamin Lacombe

Lo spazio espositivo

La mostra si trova all’interno di Tenoha, edificio situato nel cuore di Milano, a un passo dai Navigli e dalla stazione di Porta Genova. Tenoha Milano, inaugurato nel 2018, si estende in un ex edificio industriale degli anni Venti in uno spazio di 2500 metri quadrati.

Già dall’arrivo nel complesso espositivo sembra di ritrovarsi catapultati in terre lontane e sconosciute. All’interno dell’edificio sono presenti un ristorante giapponese, un locale dedicato al ramen, un concept store di prodotti giapponesi che, per l’occasione, è fornito di materiale e gadget inerenti alla mostra e, ovviamente, il Tenoha Exhibition, dove ha luogo l’esposizione vera e propria, in uno spazio di 1100 metri quadrati. L’obiettivo degli organizzatori è quello di far conoscere, attraverso iniziative e progetti a tema, la cultura giapponese, da sempre affascinante e misteriosa grazie anche a un passato millenario di storia e tradizione.

Benjamin Lacombe

Gli autori

Benjamin Lacombe, autore e illustratore francese, firma i suoi primi libri di fumetti e di illustrazione già all’età di diciannove anni. I suoi lavori, ispirati principalmente al mondo delle fiabe e ai racconti per ragazzi, si spingono fino ai classici della letteratura.

Attraverso i libri Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone, editi in Italia da Ippocampo edizioni, Lacombe offre il proprio tributo allo scrittore Lafcadio Hearn. Quest’ultimo, autore irlandese, fu uno dei primi occidentali a riceve la cittadinanza giapponese all’inizio del Novecento e a percorrere le varie provincie del Giappone al fine di trascrivere le leggende di fantasmi e spiriti tramandate di generazione in generazione. I due libri narrano rispettivamente del mondo degli spiriti e del mondo naturale, accomunati dall’alone di mistero e ultraterreno oltre, ovviamente, all’inconfondibile tratto di Benjamin Lacombe che accompagna il lettore una pagina dopo l’altra.

Benjamin Lacombe

L’esposizione

Il nostro viaggio nel mondo spirituale inizia con la consegna, all’ingresso dell’esposizione, di un lasciapassare raffigurante un kappa, creatura leggendaria della tradizione giapponese. Esso ci consentirà di attraversare, letteralmente e fisicamente, il ponte rosso e, soprattutto, ci permetterà il ritorno dal regno degli spiriti.

Con questo semplice gesto ci appare chiara, sin dal primo momento, la natura totalmente immersiva della mostra cui ci troviamo davanti.

Benjamin Lacombe

Una volta attraversato il ponte rosso, nonostante gli inquietanti avvisi che ci invitano a desistere dall’impresa, ci ritroviamo fra le opere originali dell’artista Benjamin Lacombe fra cui spicca, come ci fa notare la gentilissima guida all’ingresso, un disegno raffigurante Chihiro Ogino, omaggio a Hayao Miyazaki. In questa prima sala ci vengono presentate le leggende tradizionali che incontreremo nel corso della mostra. L’esposizione, infatti, si compone di diverse sale seguendo un espediente espositivo particolarmente d’impatto: in una prima stanza viene presentata la leggenda, accompagnata da illustrazioni e dipinti e, successivamente, ci ritroviamo catapultati nella successiva stanza incentrata su quanto appena letto divenendo, così, parte della leggenda stessa.

Così, nelle successive stanze, a ogni leggenda tradizionale fa seguito un’esperienza immersiva unica che si traduce in effetti visivi, sonori e olfattivi, permettendo ai visitatori, a volte, di partecipare direttamente alla scenografia interagendo con gli oggetti di scena. Una menzione particolare meritano la leggenda del ragazzo che dipingeva i gatti, il cui impatto, molto forte, è fra i primi che incontreremo, e la leggenda di un albero di ciliegio la cui scenografia, in un primo momento cupa e spenta, muta in una colorata fioritura una volta in cui il visitatore è chiamato a effettuare il rituale del seppuku.

Benjamin Lacombe

La sorpresa e il mistero sono parti essenziali di questa esperienza: non occorre, quindi, soffermarsi in altri, più precisi, dettagli anche se la tentazione è forte. Il consiglio, dunque, è di visitare questa mostra e addentrarsi nel mondo degli spiriti lasciando, per un breve lasso di tempo, il mondo mortale per spingersi in quello ultraterreno.

Credits

Un evento organizzato da: Tenoha Milano

In partnership con: Ippocampo edizioni

Direzione creativa: Laura Micalizzi

Progetto di comunicazione: Alberto Molteni

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Michele Corato

Nato in provincia di Vicenza, dove tutt'ora vivo, poco più di quarto di secolo fa. Dopo una prima laurea come Consulente del lavoro all'Università di Padova, mi sono addentrato maggiormente nel mondo del diritto con una seconda laurea in Giurisprudenza presso la stessa Università. Attualmente praticante in uno studio legale, mi appresto ad affrontare il temibile ostacolo che è l'esame di abilitazione. Appassionato praticamente da tutto ciò che può considerarsi bello; nel cinema, musica e nell'arte ricerco soprattutto tematiche in grado di emozionare (nel bene o nel male). Ho una passione, inoltre, per la cucina, che considero soprattutto come momento di svago o di sperimentazione. Ho iniziato a scrivere articoli per IMDI.it nel 2013, incentrati soprattutto, com'è intuibile, sul Diritto. Filone tematico, questo, che seguo anche all'interno di theWise, fermamente convinto della necessità di articoli i più neutrali e chiari possibili su questo tema, ormai maltrattato da gran parte delle persone. Credo appunto nel progetto di questa testata, volta all'informazione nel senso più puro del termine, e spero di riuscire a trasmettere, almeno in parte, l'importanza del diritto.

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