Dal Mercante in Fiera al Monopoly: giochi di Natale
Quando si avvicina al Natale, la mente vola subito a tutte quelle attività ludiche e ricreative che in molti possono svolgere solo in quei giorni dell’anno, quando il tempo libero abbonda insieme a sformati e dolciumi vari. C’è chi preferisce guardare un film natalizio tutti insieme sul divano o addirittura andare al cinema in un giorno di festa, ma la maggior parte delle persone, anche per tradizione, si ritrova seduta intorno al tavolo a praticare giochi le cui origini si perdono nell’alba dei tempi. Tutti conoscono ad esempio la tombola, ma in pochi si sono seriamente interrogati su come e quando sia stata inventata.
Uno dei giochi di cui si sente più parlare a Natale è il Mercante in Fiera, in cui si utilizzano 2 mazzi di carte propri del gioco e che quindi non possono essere sostituiti da quelle francesi o regionali. Invero, ancora oggi c’è chi non sa come si gioca a Mercante in Fiera e le sue regole in quanto non rappresenta di fatto l’attrazione natalizia per eccellenza. Tale nome spetta infatti alla succitata tombola, che più facilmente riesce a radunare giocatori di tutte le età, dal momento che si basa semplicemente su delle estrazioni. Non ci sono calcoli astrusi da compiere o ragionamenti complessi che sfuggono: nonni e nipoti possono divertirsi insieme nella speranza di sentir chiamare il numero giusto.
La tombola nacque come una variante del lotto, in merito al quale si accese secoli fa una discussione tra Carlo III e il suo frate di riferimento. La tombola è opera dei napoletani, che l’hanno arricchita con i significati tipici della Smorfia, per cui ad ogni numero è associata una figura o addirittura una situazione specifica. Ancora oggi la tombola viene praticata puntualmente ogni anno e da qualche tempo viene proposta persino online, a discapito della tradizione e del folclore. Insomma, se c’è un gioco natalizio che non tramonterà mai, quello è senz’altro la tombola.
L’occasione aggregante delle festività, comunque, consente di mettere in atto anche altri giochi da tavola più o meno conosciuti. Sebbene non sia propriamente un gioco natalizio, pare che Trivial Pursuit stia riscuotendo un certo successo da qualche anno a questa parte. Si tratta di un vero e proprio quiz culturale, in cui le domande spaziano dalla geografia allo sport. Ogni argomento permette di vincere un cuneo colorato da inserire all’interno del proprio pedone circolare. Una volta ottenuti tutti i cunei, sarà possibile rispondere alla domanda finale accedendo alla casella centrale del tabellone per provare a conquistare la vittoria definitiva.
Infine, come non citare il Monopoly? Stiamo parlando forse del più famoso dei giochi in scatola, una sorta di gioco dell’oca in cui i partecipanti devono comprare terreni o società, facendo attenzione a non finire in caselle scomode come quella del carcere, che blocca i giocatori per più turni. Il Monopoly è entrato nel linguaggio popolare soprattutto perché fa uso di banconote personalizzate di diverso taglio e che vengono messe a disposizione dei giocatori per le varie contrattazioni. Un consiglio: per quanto realistici, meglio non provare a effettuare un versamento dei soldi del Monopoly in banca. Meglio continuare a tentare con la tombola per sperare di ritrovarsi tra le mani un piccolo gruzzoletto…