Fiamma di Prometeo: mantenete accesa la vostra fiamma!

fiamma di prometeo
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Fiamma di Prometeo è uno dei canali di YouTube a tema mistero più seguiti. Del suo creatore, poco si conosce. Si sa solo che si chiama Matteo e viene da Bergamo.

Oggi theWise Magazine lo ha incontrato per voi.

Il tuo primo canale è stato Fuoco di Prometeo. Come sei arrivato a Fiamma di Prometeo?

«Fiamma di Prometeo è nato dalla voglia di ricominciare e rinnovare. Nel corso dei due anni di inattività, la mia passione per il mistero e per il video editing non era mai svanita. Proprio da queste passioni è nato il nuovo canale. Per quanto riguarda il nome, volevo sceglierne uno nuovo, senza però discostarmi troppo da Fuoco di Prometeo e dai vecchi iscritti.

Come sai, le tradizioni sono dure a morire! Inizialmente, l’intenzione era quello chiamarlo Storie di Prometeo. Ho però optato, fortunatamente, per Fiamma di Prometeo. Questo nome unisce il vecchio al nuovo. Quale nome migliore, per indicare che la fiamma non si era mai spenta?».

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Il logo del canale.
Fiamma di Prometeo è una continuazione di Fuoco di Prometeo?

«Sì e no. Può essere una continuazione, un Fuoco di Prometeo 2.0 diciamo. Come ogni versione aggiornata, porta con sé diversi miglioramenti! Come ormai sanno anche i muri, Fuoco di Prometeo era gestito da me e e da Alex, mentre Fiamma di Prometeo solo da me. Questo è il cambiamento più grande.

Un altro cambiamento riguarda la mia interazione con gli utenti che, grazie alle live su YouTube e Instagram, ho voluto potenziare, poiché in precedenza era quasi assente. Credo che la parola più azzeccata sia evoluzione del canale, piuttosto che continuazione».

Il tuo canale tratta di misteri, serial killer e leggende. Come mai questi temi?

«Il mio canale tratta perlopiù di misteri e leggende. La tematica dei serial killer è stata, per ora, abbandonata su Fiamma di Prometeo. Il mistero è da sempre la mia passione e nel 2014, anno in cui è nato Fuoco di Prometeo, ho deciso di portare ciò che più amavo di queste tematiche su YouTube Italia in quanto non c’erano ancora canali che ne parlavano».

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I tuoi video sono molto ben argomentati. Dove trovi le fonti?

«Me lo chiedono in tanti e la mia risposta è sempre quella. Google. Il 99% dei casi trattati sono consigliati dagli iscritti stessi. Io spingo sempre le persone a consigliarmi nuove storie. Dopodiché cerco su Google, rigorosamente in lingua inglese, dato che si trovano molte più informazioni. Do una lettura a uno o più risultati del motore di ricerca, traduco, comincio a comporre una bozza, unisco, taglio, incollo, personalizzo, scrivo l’introduzione (sempre come ultima cosa, strano ma vero), rileggo e, se tutto ok, lo registro».

Prometeo è un’interessante figura della mitologia. Come mai hai scelto proprio questo nome?

«Questa domanda non manca mai nelle interviste [sorride, N.d.R.]. Prometeo è la figura mitologica che ha rubato il fuoco agli dei, per donarlo agli uomini. Il fuoco, in quel caso, non è nient’altro che una metafora per indicare la conoscenza. Nel mio caso, invece, il fuoco è la conoscenza del mistero, donata alla community di YouTube Italia. Ecco perché la scelta di questa figura».

Matteo.
C’è un caso che ti ha particolarmente interessato o colpito? Perché?

«Come dico sempre, il mio caso preferito è quello di Elisa Lam. Complice anche il fatto che è stato il primo caso trattato su Fuoco di Prometeo, senza un vero e proprio script, ma con delle parti scritte su un foglio di carta e poi in gran parte improvvisato. Sono rimasto talmente legato a questo caso che, quando ho iniziato con Fiamma di Prometeo, ho voluto riproporlo ancora come primo caso, in una sorta di remake. Poi, in generale, mi piacciono molto i casi di sparizione e di avvistamenti di presunti extraterrestri».

Nessuno avrebbe mai pensato che ci saremmo trovati in una pandemia. Cosa direbbe di questa situazione un’eventuale Fiamma di Prometeo del 2121?

«Ne scriverebbe un caso [ride, N.d.R.]! Quando ho cominciato con Fiamma di Prometeo, una miriade di gente mi ha consigliato di fare un caso sul coronavirus, tuttavia ho sempre declinato, perché l’intenzione di coloro che me lo consigliavano era quella di parlarne in modalità complottista. Mi sembra assurdo affermare che questa pandemia sia una bufala! Quindi tu, Fiamma di Prometeo del 2121, se leggerai questo messaggio, evita di parlarne in quel modo!».

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

«Scrivere e pubblicare casi sempre più interessanti, anche se non è sempre facile. Mi piacerebbe fare anche delle vere e proprie spedizioni in live, in posti “strani” o possibilmente infestati! Un’altra rubrica che mi piacerebbe portare avanti sarebbe basata sulle interviste a persone che hanno vissuto qualcosa di inspiegabile. Questi sono tutti progetti in divenire, quindi restate sintonizzati per futuri aggiornamenti».

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Marco Capriglio

Nato nel 1996 a Scandiano (RE), terra di Lazzaro Spallanzani e dell'Orlando Innamorato, sono docente di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado. Ex vicepresidente della casa editrice theWise APS che pubblica il mensile PRISMAG, mi divido tra il mondo della disabilità e quello della storia locale, soprattutto in ambito militare: ho l'onore di aver pubblicato, tra i vari, per il "Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri". Nel tempo libero sono addetto stampa dell'Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Scandiano e faccio parte del Comitato di redazione de "L'Alpino Modenese", periodico della Sezione Alpini di Modena. Ho una seconda identità di batterista punk rock. Sono un fermo sostenitore della Repubblica, delle sue Istituzioni democratiche e del dialogo fra i Popoli.