Polonia: tra lotta per la sopravvivenza e volontà di grandezza

Polonia
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Alla fine della guerra fredda, la Polonia fu tra i primi paesi a sollevarsi contro Mosca. Comprensibile, specie se si considera che questo paese ha una storia – ma anche una cultura – molto diversa dal resto dell’Europa Orientale: si parla di una nazione dalla storia millenaria, oscillante tra periodi di splendore (il regno di Jan III Sobieski rese la Polonia uno dei paesi più importanti d’Europa) e di buio completo (il paese sparì per due volte dalle cartine geografiche, nel corso della sua storia). Il primo embrione di comunità nazionale polacca nasce nel 966 ad opera di Mieszko I, un re che ricevette il permesso di governare sulla tribù dei Polani e che, secondo alcune recenti ricerche, era probabilmente di origine scandinava. Re Mieszko si convertì al cristianesimo a seguito del matrimonio con la principessa ceca Dubrawka, e il suo successore Boleslaw espanse il regno in tutte le direzioni, oltre ad ottenere il titolo di Re dall’imperatore guadagnando legittimità a livello internazionale.

Con la drang nach osten (‘spinta verso est’) intrapresa dai vassalli sassoni del Sacro Romano Impero, ecco che i Polacchi si trovano per la prima volta ad affrontare quello che sarà un motivo ricorrente della propria storia, ovvero le invasioni dei tedeschi da occidente. Il paese resistette all’invasione, ma in seguito alla morte del re Boleslao III – detto Boccastorta – nel 1138 venne diviso in principati tra i figli di questo, e per due secoli il regno rimase frammentato. Nel 1241 la Polonia venne invasa dall’Orda d’Oro, per ritrovare poi la sua unità nazionale solo un secolo dopo con il regno di Lanceslao il Breve, che riunì nuovamente i polacchi sotto un’unica corona. Il figlio, Casemiro III, è universalmente considerato come uno dei migliori re della Polonia: sotto il suo regno venne fondata l’Università di Cracovia e venne stilato un corpus uniforme di leggi applicato da un tribunale centrale. Ricompose inoltre le tensioni nate con l’Ordine Teutonico (un ordine di cavalieri crociati legati al papato) donando loro la Pomerania. Con la morte di Casemiro si ebbero due sovrani di dinastia angioina (Luigi I d’Ungheria ed Edvige di Polonia) e il paese divenne parte di diverse unioni personali con Ungheria, Boemia, Sassonia e, infine, entrò in un sodalizio molto più lungo con la Lituania.

L’articolo completo è disponibile sul nostro magazine alle pagine 8-10.

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Carlo Paganessi

Sono nato in una notte afosa del luglio 1988 in Friuli Venezia Giulia sul confine con il Veneto, ma i primi diciannove anni della mia vita li ho vissuti in Veneto sul confine con il Friuli Venezia Giulia. Sono diplomato in Ragioneria. Nove anni dopo aver lasciato la galassia della pedemontana trevigiana non mi sono ancora fermato: il mio stile di vita, ormai diventato nomade, mi ha portato a Gorizia per frequentare il corso di laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche, a Moedling per lavorare all'Accademia Internazionale Anti Corruzione di Laxenburg, poi sono seguite Trieste per il lavoro con Genertel, Milano con l'Esposizione Universale e ora (al momento) Bratislava per lavorare con Amazon. Mi piace leggere, ascoltare musica e, ovviamente, scrivere. Per theWise scriverò principalmente di Politica Estera e Geopolitica: nel periodo trascorso a Gorizia ho cominciato a vedere il mondo come un orologio composto da sette miliardi di ingranaggi. Assieme a voi cercherò di capirne il funzionamento e di comprendere come gli avvenimenti nel mondo possano condizionare la vita delle persone. Tematica collegata che mi sta particolarmente a cuore è quella relativa alla Sicurezza Internazionale, settore del quale mi sono occupato sin dai tempi delle superiori e su cui ho gestito un gruppo di studi specializzato per oltre quattro anni. Credo che il terrorismo si sconfigga anche attraverso una corretta gestione dell'informazione ed è per questo che scrivo per theWise. Scrivo anche in un blog personale dove, tempo permettendo, cerco di portare qualche notizia di attualità (https://tractatusdesphaera.wordpress.com) oltre che per IMDI – Il Meglio Di Internet (http://ilmegliodiinternet.it/author/carlo_paganessi/).