eSports: un fenomeno destinato a crescere
Il fenomeno eSports in alcuni stati – europei e non – è un movimento radicato e riconosciuto dai rispettivi organi sportivi nazionali. Dal 1972, anno in cui hanno datato il primo “torneo di videogiochi” ufficiale, le competizioni videoludiche si sono evolute sempre di più per arrivare a oggi, in cui gli eventi – a livello mondiale – sono visibili in streaming e smuovono un numero di fan davvero impressionante. Mentre, negli altri paesi, il fenomeno in sé e le squadre sono già entrambe delle realtà riconosciute, in Italia si stanno iniziando a muovere i primi passi per una diffusione nazionale delle competizioni online. Nonostante gli eSports non siano formalmente riconosciuti dal CONI, sono già presenti diverse squadre dilettantistiche che si sfidano tra loro con mouse e tastiera, oppure joypad, a seconda dei casi.
Come già detto, le competizioni di gaming online sono diventate una fonte di guadagno e di visibilità: infatti molte società professionistiche hanno aperto le loro sezioni di eSports. In Italia la prassi è stata identica, infatti la Sampdoria è stata la prima squadra a ingaggiare un pro-gamer, Matteo Guarracino (conosciuto con il name tag Lonewolf92), che rappresenta i blucerchiati nei tornei di FIFA. Sempre più squadre, adesso, stanno entrando a farsi conoscere nelle varie discipline eSports, e dopo l’esempio della Sampdoria si sono susseguite rispettivamente Roma, Genoa ed Empoli. Diversamente dalle altre tre, la Roma si è associata ad una squadra di online gaming già riconosciuta nell’ambito degli eSports, e rappresenterà la franchigia dei Fnatic nei tornei di FIFA. L’annuncio, invece, di Genoa ed Empoli è arrivato qualche giorno fa: a differenza della Roma, le due società in questione hanno acquisito team dilettantistici che rappresenteranno le rispettive squadre. Tutto ciò lascia ipotizzare un futuro in cui altre big del campionato italiano come Juventus, Inter e Milan – viste anche le due nuove proprietà straniere – potrebbero affacciarsi a quella che è effettivamente una nuova fetta di pubblico.
L’articolo completo è disponibile sul nostro magazine alle pagine 22-24.