Medicine false, pericolo vero

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Il giro d’affari relativo al traffico di medicine contraffatte, nel 2014, si aggirava intorno ai 75 miliardi di dollari; a livello internazionale, però, è ancora una questione scarsamente trattata per tutta una serie di ragioni, legate da un lato alla scarsa conoscenza – da parte dell’opinione pubblica – del tema dei prodotti farmaceutici, e dall’altro all’alto grado di specializzazione che è necessario per trattare in modo approfondito il tema. Tutto ciò, sommato alla chiusura che le organizzazioni internazionali di Law Enforcement (su tutte Interpol ed Europol) hanno riservato al mondo civile, è una delle cause della scarsissima conoscenza di questo problema. Interpol definisce il traffico di medicinali contraffatti come la produzione e la distribuzione di prodotti medicinali o di attrezzature mediche (un termine piuttosto ampio che ricomprende contraccettivi, sedie a rotelle, lenti a contatto, apparecchiature per la radiografia e via dicendo) falsificate o contraffatte attraverso procedure lecite ed illecite che comprendono furto, frode, diversione, contrabbando, commercio illegale, riciclaggio di denaro sporco e corruzione.

I pericoli del traffico di medicine

Quali sono i maggiori pericoli per l’incolumità della popolazione civile derivanti da questo traffico? Dato che si tratta di prodotti che si suppongono essere destinati a curare le persone, i rischi sono incredibilmente elevati: nella maggior parte dei casi i medicinali contraffatti contengono principi attivi diversi da quelli del medicinale originario, e ciò porta alla somministrazione di prodotti che non hanno effetto (non curando la malattia e favorendo il peggioramento delle condizioni del paziente) o, nella peggiore delle ipotesi, sono addirittura nocivi. Molti di questi medicinali sono spesso venduti al di fuori dei canali tradizionali, e pertanto somministrati senza adeguata supervisione medica: anche questo aspetto rappresenta un notevole rischio per il paziente.

L’articolo completo è disponibile sul nostro magazine alle pagine 12-15.

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Carlo Paganessi

Sono nato in una notte afosa del luglio 1988 in Friuli Venezia Giulia sul confine con il Veneto, ma i primi diciannove anni della mia vita li ho vissuti in Veneto sul confine con il Friuli Venezia Giulia. Sono diplomato in Ragioneria. Nove anni dopo aver lasciato la galassia della pedemontana trevigiana non mi sono ancora fermato: il mio stile di vita, ormai diventato nomade, mi ha portato a Gorizia per frequentare il corso di laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche, a Moedling per lavorare all'Accademia Internazionale Anti Corruzione di Laxenburg, poi sono seguite Trieste per il lavoro con Genertel, Milano con l'Esposizione Universale e ora (al momento) Bratislava per lavorare con Amazon. Mi piace leggere, ascoltare musica e, ovviamente, scrivere. Per theWise scriverò principalmente di Politica Estera e Geopolitica: nel periodo trascorso a Gorizia ho cominciato a vedere il mondo come un orologio composto da sette miliardi di ingranaggi. Assieme a voi cercherò di capirne il funzionamento e di comprendere come gli avvenimenti nel mondo possano condizionare la vita delle persone. Tematica collegata che mi sta particolarmente a cuore è quella relativa alla Sicurezza Internazionale, settore del quale mi sono occupato sin dai tempi delle superiori e su cui ho gestito un gruppo di studi specializzato per oltre quattro anni. Credo che il terrorismo si sconfigga anche attraverso una corretta gestione dell'informazione ed è per questo che scrivo per theWise. Scrivo anche in un blog personale dove, tempo permettendo, cerco di portare qualche notizia di attualità (https://tractatusdesphaera.wordpress.com) oltre che per IMDI – Il Meglio Di Internet (http://ilmegliodiinternet.it/author/carlo_paganessi/).