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Minecraft e i suoi eredi: un mondo di immaginazione

Minecraft
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Pochi videogiochi sono riusciti a diventare un fenomeno globale come Minecraft. Il videogioco ideato da Markus Persson, ai più conosciuto come Notch, è riuscito in pochissimo tempo a conquistare un pubblico vastissimo, ed è tutt’ora, a quasi sei anni dalla data di pubblicazione, uno dei titoli più giocati al mondo. Ma perché Minecraft ha avuto successo? Può essere riassunto tutto in una sola parola: libertà. Minecraft offre al giocatore una libertà d’azione praticamente infinita. Catapultato in un mondo generato casualmente, lo scopo del giocatore è quello di raccogliere risorse e costruirsi un riparo, cercando di sopravvivere in un modo popolato (specialmente di notte) da mostri aggressivi. Successivamente all’uscita del titolo è stato rilasciato un grande aggiornamento, che inserisce nel gioco un vero e proprio finale, sbloccabile solo dopo aver sconfitto l’Ender Dragon.

La peculiarità dei mondi generati casualmente rende la giocabilità praticamente infinita, dato che ogni partita sarà completamente diversa dalle altre. Il grande numero di risorse presenti permette di creare, tramite un sistema di crafting davvero ben fatto, tantissimi oggetti, il cui valore cambia a seconda del materiale con cui sono realizzati. Dalla sua data di rilascio, Minecraft ha ricevuto (e continua a ricevere) un continuo supporto da parte degli sviluppatori, tramite importanti aggiornamenti, e da parte dei giocatori stessi, grazie a un’infinità di mod che approfondiscono o, in alcuni casi, rivoluzionano completamente il gameplay. Come è successo con Dark Souls, il successo di Minecraft, del suo stile grafico e delle sue meccaniche è stato tale che si è assistito a una vera e propria invasione del mercato, tra giochi che riprendono il gameplay vincente del gioco di Notch e veri e propri cloni spudorati (e di scarso livello). Andiamo a vedere insieme alcuni di questi eredi.

L’articolo completo è disponibile sul nostro magazine alle pagine 29-31.

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Filippo Tiberi

Sono nato il 29 luglio 1991 a Firenze, città dove ancora risiedo e che amo alla follia, tanto da tatuarmi sull'avambraccio destro uno dei suoi simboli, il Marzocco. Dopo aver frequentato per tre anni la facoltà di giurisprudenza, e per uno quella di psicologia, decido di trovare la mia strada nella vita seguendo le mie più grandi passioni. Lavoro nel mondo del calcio come osservatore per una società di Serie A e scrivo di sport e videogiochi. Mi sono unito con entusiasmo al progetto theWise perché credo che garantire un'informazione sincera e dritta al punto sia la base per migliorare le persone, e di conseguenza la società in cui viviamo. Sono un grande appassionato di musica e un videogiocatore incallito. Come ogni nerd che si rispetti provo un amore viscerale per la saga di Star Wars, ai limiti del fanatismo. Che la Forza sia con voi.

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